Tra le varie motivazioni che spingono molti cinesi a criticare la politica del figlio unico voluta da Deng Xiaoping agli inizi degli anni ottanta ce n'è una che a noi occidentali difficilmente salterebbe in mente: la vecchiaia. E per vecchiaia non si intende l'invecchiamento generale della popolazione - che pur è un problema molto sentito e grave - ma quella dei singoli genitori.
Un centinaio di coppie che hanno avuto la sfortuna di perdere il loro unico figlio hanno preso l'iniziativa di citare a giudizio il governo cinese sperando di ricevere una qualche forma di sostentamento per la propria vecchiaia. Un sistema pensionistico non è in grado di mantenere adeguatamente gli anziani ed una mentalità ancora profondamente confuciana infatti fanno sì che di norma siano i figli a provvedere al sostentamento dei genitori anziani.
"Se avessi potuto avere due o tre figli e uno fosse morto, avrei ancora qualcuno che pensi a me quando sarò vecchia", si lamenta una madre la cui unica figlia è deceduta in un incidente stradale, "ma così io e mio marito siamo costretti ad arrangiarci con il poco che abbiamo".
In realtà esistono già delle forme di tutela per gli anziani senza prole, ma variano da provincia a provincia e spesso non consentono di mantenere un tenore di vita sufficientemente dignitoso.